La frequenza di recidive tromboemboliche a seguito dell’interruzione della terapia
anticoagulante orale (TAO) in pazienti con trombosi venosa profonda (TVP) prossimale
idiopatica od associata a fattori di rischio di scarsa entità è alta. D’altra parte
il proseguimento della TAO al di là di 3-12 mesi si accompagna ad un rischio emorragico
che, sia in termini di eventi non fatali che fatali, sostanzialmente pareggia quello
delle recidive tromboemboliche in caso di sospensione. Studi recenti hanno dimostrato
che la valutazione ecografia seriata del circolo venoso profondo, volta a stabilire
se permane un residuo trombotico, e la determinazione del D-dimero possono aiutare
ad identificare i pazienti a basso rischio di recidiva. Scopo del presente studio
è dimostrare se l’applicazione di un algoritmo che incorpora sia la valutazione
ecografia seriata del circolo venoso profondo che la valutazione seriata del D-dimero
in un’ampia serie consecutiva di pazienti con TVP prossimale idiopatica possa contribuire
ad identificare un sottogruppo di pazienti in cui la TAO può essere sospesa con
ragionevole sicurezza.
Prof. Paolo Prandoni, Unità Tromboembolica, Università di Padova ( paoloprandoni@tin.it )